Grafica illustrativa con le iniziali ESG della Certificazione ESG: Ambiente, Sociale e Governance, accanto a un'azienda sostenibile

Certificazione ESG: cos’è e come ottenerla

L’attenzione globale verso il cambiamento climatico e la sostenibilità è cresciuta rapidamente negli ultimi anni, portando concetti come responsabilità aziendale, impronta di carbonio e trasparenza al centro delle strategie delle imprese. L’ESG – acronimo di ambiente, sociale e governance – è ormai un tema prioritario per le aziende di ogni settore. La spinta verso un futuro più sostenibile è infatti guidata dalla necessità di ridurre i costi, rispondere alle aspettative degli stakeholders e rispettare normative sempre più stringenti. Ciò richiede alle imprese di raccogliere e comunicare dati chiari e verificabili. In questo contesto, gli standard internazionali forniscono le migliori pratiche per semplificare il processo, permettendo l’integrazione dell’ESG nella strategia aziendale.

 

Che cosa significa ESG

Il termine “ESG” fa riferimento a tre pilastri fondamentali:

  1. E – Environmental (Ambiente): valuta l’impatto ambientale delle attività aziendali, considerando aspetti come emissioni di carbonio, gestione dei rifiuti, consumo energetico e utilizzo delle risorse naturali.
  2. S – Social (Sociale): considera le relazioni dell’azienda con i dipendenti, le comunità locali e gli stakeholder, con attenzione a pratiche di lavoro eque, diritti umani e coinvolgimento sociale.
  3. G – Governance: riguarda i processi decisionali, la trasparenza, la gestione dei rischi e la conformità alle normative aziendali.

 

Cos’è la Certificazione ESG

La Certificazione ESG attesta che un’organizzazione adotta pratiche sostenibili e responsabili in linea con i principi ESG. Si tratta di un riconoscimento formale rilasciato dargli organismi e si basa su standard internazionali come gli standard ISO 9001 o ISO 37001, ISO 14001 ed SA8000, ovvero i criteri per la Qualità, l’Anti-corruzione, l’Ambiente e la Responsabilità Sociale.

 

La Certificazione ESG è obbligaroria?

Attualmente, non è obbligatoria per tutte le aziende. Tuttavia, normative come la Corporate Sustainaiblity Reporting Directive (CSRD) nell’Unione Europea, richiedono la divulgazione di rapporti di sostenibilità che includano informazioni sui fattori ESG alle grandi imprese di interesse pubblico.

Indipendentemente dagli obblighi di divulgazione legale, la Certificazione ESG offre numerosi vantaggi alle aziende ed è per questo che molte, anche PMI, scelgono volontariamente di dimostrare trasparenza e responsabilità verso gi stakeholder.

 

Vantaggi della Certificazione ESG e riduzione dei controlli

L’art. 3 del Dlgs n. 103/2024 introduce un sistema volontario per ridurre i controlli sulle imprse, basato sulla valutazione del rischio in cinque ambiti:

  1. Protezione ambientale;
  2. Igiene e salute pubblica;
  3. Sicurezza pubblica;
  4. Tutela della fede pubblica;
  5. Sicurezza dei lavoratori.

Il livello di rischio basso è definito da norme tecniche o da prassi elaborate dall’Ente Italiano di Normazione (UNI) e approvate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

I parametri principali considerati per valutare il rischio includono:

  • Certificazioni di Sistemi di Gestione rilasciate da Organismi Accreditati;
  • Certificazioni legate ai principi ESG;
  • Esiti dei controlli negli ultimi tre anni;
  • Settore economico e dimensione dell’attività.

Le imprese possono richiedere il report agli Organismi Accreditati, che effettuano controlli e audit periodici per verificare il mantenimento dei requisiti. Questo sistema premia le aziende Certificate ESG, garantendo meno controlli e promuovendo una gestione responsabile e sostenibile.

I vantaggi per le imprese riguardano inoltre una maggiore credibilità, dimostrando l’impegno concreto verso la sostenibilità a 360°, una migliore resilienza dell’organizzazione nella gestione dei rischi ambientali, sociali e normativi e l’ottenimento di un vantaggio competitivo, soddisfacendo le crescenti aspettative di consumatori e partner commerciali.

 

Come si ottiene il punteggio ESG?

Il processo per ottenere la Certificazione ESG prevede:

  1. Raccolta e analisi dei dati aziendali

L’azienda deve fornire informazioni dettagliate su:

  • Emissioni di gas serra, uso energia rinnovabile e gestione dei rifiuti (Ambiente);
  • Pratiche di lavoro, diritti umani e impatto sociale (Sociale);
  • Struttura del consiglio di amministrazione, politiche anticorruzione e trasparenza (Governance).

 

  1. Valutazione del sistema di gestione

Un Organismo di Certificazione analizza questi dati rispetto ai parametri stabiliti, attribuendo punteggi a ciascun ambito.

 

  1. Calcolo del punteggio finale

Il punteggio complessivo viene determinato bilanciando i risultati nelle tre aree. Un punteggio elevato indica un buon livello di sostenibilità, mentre punteggi bassi segnalano margini di miglioramento.

 

  1. Audit di verifica

Un Auditor qualificato esegue una visita per verificare la veridicità dei dati forniti, valutando la loro conformità agli standard dichiarati.

 

  1. Rilascio della certificazione

Se il punteggio complessivo soddisfa i requisiti, l’Organismo di Certificazione rilascia la certificazione, specificando il punteggio ESG ottenuto.

 

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