Quella che nasceva come un’antica gara di corsa in Grecia, ad Olimpia, nel 776 a.C. è oggi un evento sportivo quadriennale in cui competono in quasi tutte le discipline i migliori atleti del mondo. Oltre ad avvicinare atleti, media e sponsor, il movimento Olimpico impegna attualmente 202 Comitati Olimpici Nazionali e 35 Federazioni Internazionali. Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) è l’organo che ne detiene i diritti organizzativi, di marketing, di trasmissione e di riproduzione attraverso qualunque mezzo.

Il percorso evolutivo delle Olimpiadi, data la sua antica origine, è stato segnato da innumerevoli adattamenti al contesto, ai media, alla tecnologia, alla sfera politica ed economica. La capacità di tale manifestazione di adeguarsi ai tempi che cambiano è merito delle Federazioni e di tutti gli addetti ai lavori che di volta in volta hanno scelto di adottare nuove misure per offrire un evento godibile nei termini dell’accessibilità, della partecipazione, della sicurezza, della fluidità, della trasparenza e infine della qualità. L’impatto di un evento non è da sottovalutare. Questo si compone di addetti ai lavori che percepiscono uno stipendio, comunità che sfruttano tali manifestazioni come possibilità di sviluppo, ambienti ed aree da salvaguardare, fornitori, rifiuti, trasporti ed il pubblico da ospitare.

Nonostante tale dedizione abbia reso l’evento sempre più globale, atteso e quindi importante, una svolta significativa avviene con le Olimpiadi Inglesi del 2012. Lo staff dell’evento si rende conto che, per coerenza oltre che per ragioni legate ad una forte responsabilità sociale, avrebbero dovuto rispondere alle nuove esigenze del pubblico.

L’evento di Londra rappresenterà il trampolino di lancio della Certificazione ISO 20121 – “Sistemi di Gestione Sostenibile degli Eventi e sarà utile a dare prova dell’impegno dell’organizzazione rispetto alle dimensioni considerate all’interno della norma (sociale, ambientale ed economica) lasciando un eredità positiva nei termini dei benefici economici, ambientali e sociali e riducendo al minimo i consumi e gli sprechi di materiali aiutando (e non danneggiando) le comunità locali.

La non obbligatorietà della norma ed il contesto mediatico dello scorso decennio non hanno aiutato nell’applicazione dello standard da parte degli organizzatori di eventi e per questa ragione le Olimpiadi possono essere considerate a tutti gli effetti l’evento apri-pista della Certificazione ISO 20121.

Beneficiare della strutturazione di tale sistema di gestione rappresenta una possibilità di grande portata per chi coinvolto nel mondo degli eventi. Questo offre un approccio strutturato per affrontare tutti gli aspetti della sostenibilità come sovrainteso. In questo modo sarà possibile organizzare un programma dall’efficacia garantita a cui va aggiunta la credibilità ottenibile presso le parti interessate e verso le autorità di regolamentazione. La sostenibilità può portare risparmi significativi sui costi attraverso una programmazione efficiente delle risorse.

 

David Stubbs, organizzatore dei Giochi Olimpici e Paraolimpici di Londra, intervistato da ISO (International Standard Organisation), ha raccontato in un articolo il piano di sostenibilità di Londra 2012  strutturato intorno a 5 temi: cambiamento climatico, rifiuti, inclusione, vita sana, biodiversità.

Le priorità indicate dall’organizzazione sono state le seguenti:

  • gestione del carbonio (per offrire giochi a basse emissioni);
  • fornire un gioco a spreco zero;
  • fornire un modello di trasporto sostenibile ed accessibile;
  • mostrare i vantaggi economici della sostenibilità;
  • promuovere una vita sostenibile;
  • garantire l’eredità dell’Olympic Park per contribuire alla rigenerazione delle comunità nell’est di Londra.

 

Risultato:

Londra 2012 è stato il primo gioco a zero rifiuti in discarica. Ciò è stato possibile solamente grazie ad un opera di valutazione preliminare in cui sono stati progettati i rifiuti, massimizzati nella durata, rinnovati nell’utilizzo e compostati attraverso l’incenerimento con il recupero di energia.

Circa il 99% dei rifiuti è stato recuperato, riutilizzato e riciclato.

Le sedi esistenti sono state utilizzate ovunque fosse possibile e le nuove sedi sono state costruite soltanto dove c’era una forte eredità. Per tutte le altre esigenze sono state costruire strutture temporanee a salvaguardia delle aree coperte dall’evento.

Come riporta D. Stubbs rivolgendosi a chi si trova a valutare l’adozione della ISO 20121 nell’organizzazione sostenibile di un evento, risulta più facile implementare la sostenibilità sin dall’inizio piuttosto che adattarla successivamente. Gli elementi chiave per iniziare sono rappresentati dalla definizione dell’impegno della leadership e l’inserimento della sostenibilità nella struttura di governace unitamente all’identificazione degli stakeholders e dei loro principali bisogni.

In tal senso il lavoro svolto all’epoca per la manifestazione Olimpica è stato eccelso poiché complesso e delicato. Oggi più che mai occorre garantire sicurezza e grande attenzione alle tematiche ambientali e alle questioni sociali oltre che economiche. La sostenibilità in tutte e tre le sue dimensioni rappresenta forse oggi il principale fattore competitivo critico non solo per il successo ma anche per la crescita, lo sviluppo e la longevità di ogni manifestazione indipendentemente dalla sua dimensione.

Da Londra 2012 in avanti la prassi di certificare la sostenibilità degli eventi sportivi diventerà sempre più comune. I giochi Olimpici di Rio del 2016, di PyeongChang del 2018 e quelli di Tokyo del 2020 implementeranno lo standard ISO 20121 garantendo l’impegno alla sostenibilità durante tutte le fasi dei Giochi.

Del ruolo centrale della manifestazione come trampolino di lancio della norma in tutto il mondo sembra essersene reso conto anche il CEO di Tokyo 2020 Toshiro Muto che aveva commentato: “La sostenibilità è sempre stata un concetto importante per Tokyo 2020 e questa acquisizione della certificazione ISO 20121 dimostra che la sostenibilità è incorporata in tutti i nostri processi di gestione. Questo ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di Giochi veramente sostenibili e speriamo fornisca maggiori opportunità d’implementazione in altri futuri eventi su larga scala.”

Anche Beijing 2022 ha implementato lo standard ISO 20121 a garanzia dell’impegno verso la sostenibilità. Juan Antonio Samaranch, presidente della Commissione di coordinamento del CIO a Pechino 2022 ha commentato: “Questa certificazione invia un messaggio forte non solo sull’impegno di Pechino 2022 per la sostenibilità, ma anche sull’impegno della Cina. Questo risultato sta gettando le basi per molti altri eventi a venire in Cina, siano eventi sportivi o qualsiasi altro evento.

Audit Service & Certification ha ottenuto l’accreditamento da IAS (International Accreditation Service) relativo allo standard ISO 20121 il Dicembre scorso. L’obiettivo per AS&C è quello di diffondere l’urgenza presso promotori, organizzatori, fornitori di beni e servizi nell’ambito degli eventi circa la necessità di applicare la norma. A ciò si aggiunge una forte competenza messa in campo per dare supporto all’organizzazione sostenibile degli eventi nell’intento di certificare le manifestazioni cercando di garantire risultati economici e di sostenibilità entusiasmanti con la certezza, come visto, che una corretta implementazione dello standard saprà restituire.

 

 

– Maggiori dettagli sulla normativa ISO 20121:

https://auditservicecertification.com/iso-20121/

– Maggiori dettagli sul contenuto della normativa ISO 20121:

https://auditservicecertification.com/2022/01/11/iso-20121-sistema-di-gestione-sostenibile-per-gli-eventi/

Fonte: iso.org