Per chi NON è utile la Certificazione ISO

Author:Simone Bacci

12 Novembre 2024

Per chi non è utile la certificazione ISO?

Per chi non è utile la Certificazione ISO?

Le Certificazioni ISO hanno ottenuto un crescente riconoscimento nel migliorare la credibilità e la reputazione aziendale, garantendo affidabilità, competenza e trasparenza. Si tratta di strumenti flessibili, adatti a imprese di tutte le dimensioni e settori, che supportano una gestione efficace e orientata al miglioramento continuo. Tuttavia, non tutte le aziende traggono i medesimi benefici dall’ottenimento di un certificato: per alcune, potrebbe addirittura risultare controproducente.

Dunque, per chi non è utile la Certificazione ISO?

Sicuramente, può non esserlo per le organizzazioni che adottano un approccio formale e frettoloso, puntando solo alla certificazione in sé, senza integrarne i principi nelle pratiche quotidiane. In questi casi, il rischio è di creare più problemi che soluzioni.

 

Per chi NON è utile la Certificazione ISO?

Spesso, le aziende che scelgono di intraprendere il percorso di certificazione si affidano a professionisti esperti in sistemi di gestione. Tuttavia, se l’obiettivo è solo quello di ottenere rapidamente il certificato, si rischia di implementare modelli standardizzati, magari basati su documenti generici “copia-incolla” che, pur rispettando formalmente i requisiti, non sono adeguatamente integrati nei processi aziendali. Questa superficialità riduce la certificazione a un mero adempimento formale, privo di reale impatto sulla gestione operativa.

Si tratta logicamente di un approccio sbagliato.

L’errore è quello di vedere la Certificazione ISO come un obiettivo finale o come una casella da spuntare, piuttosto che come uno strumento in grado di migliorare realmente la gestione aziendale.

Inoltre, questi sistemi costruiti solo per “apparenza”, portano inevitabilmente, presto o tardi, a non conformità. In un contesto simile, i dipendenti vedranno il sistema di gestione come qualcosa di rilevante solo per le giornate di audit, piuttosto che come un insieme di principi che guidano il loro lavoro quotidiano.

Abbiamo approfondito alcuni aspetti all’articolo “Perchè i dipendenti non seguono i sistemi“.

 

La trappola dei sistemi copia-incolla

Alcuni professionisti propongono soluzioni preconfezionate per ottenere il certificato nel più breve tempo possibile, seguendo le richieste della leadership aziendale di ridurre i tempi e i costi di implementazione.

Ed ecco per chi non è utile la Certificazione ISO.

Così facendo, infatti, si ottengono documenti e procedure che non riflettono le specificità dell’azienda e non rispondono ai suoi flussi operativi. I dipendenti si trovano, quindi, a dover rispettare procedure che non corrispondono alle reali necessità, generando confusione e frustrazione.

A tal proposito abbiamo pubblicato l’articolo “5 motivi per cui le aziende falliscono l’Audit“. 

La soluzione

La soluzione: allinearsi allo scopo aziendale.

Quando una Certificazione ISO non è realmente allineata con lo scopo dell’azienda, i benefici vanno persi. Ciò include uno spreco di tempo, denaro e sforzi, spesi per ottenere un “simbolo” vuoto.

Le aziende che si impegnano veramente a rispettare lo standard di riferimento, sanno che la loro gestione ne uscirà migliorata.

Affinchè l’impresa possa trarre reali benefici, l’approccio deve cambiare.

 

Guida pratica per ottenere vantaggi reali

  1. Riorientare gli obiettivi

Se l’obiettivo principale è ottenere un certificato “per l’apparenza”, potrebbe essere un campanello d’allarme. È invece fondamentale comprendere come lo standard ISO possa supportare concretamente la crescita e l’efficienza aziendale.

Questo rappresenta il primo errore di cui abbiamo parlato all’articolo “I 10 errori da evitare nella gestione di un sistema ISO 9001“.

 

  1. Coinvolgimento a tutti i livelli

È essenziale coinvolgere tutto il personale nel processo, dalla redazione alla revisione delle procedure. I dipendenti devono comprendere l’importanza del sistema e come esso incida sul loro lavoro quotidiano.

In questo articolo abbiamo parlato de “Il coinvolgimento del personale nel processo di certificazione“.

 

  1. Comprendere l’unicità

Ogni impresa è unica e richiede un sistema di gestione su misura. I modelli predefiniti possono certamente rappresentare un punto di partenza, ma non possono sostituire una documentazione personalizzata. Questi, devono essere adattati alla realtà operativa dell’azienda.

 

  1. Considerare la certificazione come un processo di crescita

Considerare la certificazione come un viaggio e non come una destinazione.

La Certificazione ISO deve essere un impegno al miglioramento continuo, non un traguardo unico. Un approccio orientato alla crescita rende il processo di audit un’opportunità preziosa, e non una mera formalità.

Quando integrati correttamente, gli standard ISO favoriscono miglioramenti reali e duraturi, coerenza e una cultura della qualità in tutta l’organizzazione. Senza questo impegno, la certificazione rischia di rimanere solo un altro documento senza valore pratico.  

 

 

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