Nel cuore del Ticino, la Borgovecchio SA si erge come eccellenza nel mondo vitivinicolo. Fondata nel 1978 da Tano Crivelli, enologo di formazione internazionale, l’azienda ha saputo evolversi nel tempo, diventando un punto di riferimento per la grande distribuzione e i grossisti d’Oltralpe ma anche per la ristorazione e la clientela privata. Con un’offerta che spazia tra circa mille vini di qualità, la Borgovecchio serve oggi oltre settecentocinquanta ristoranti e bar in Ticino e nel resto della Svizzera.
La qualità è il mantra che guida ogni decisione aziendale, come ci conferma Annamaria Platamone, Responsabile Qualità della Borgovecchio, durante la nostra intervista.
“La qualità è il concetto che sta alla base di ogni nostra scelta,” afferma Platamone. “I numerosi premi e riconoscimenti dei nostri vini sono il risultato di una selezione rigorosa e di scelte severe.”
Ma la Borgovecchio non si ferma qui. L’azienda ha intrapreso un percorso di certificazione di Sicurezza Alimentare, dimostrando un impegno concreto verso l’eccellenza e la sicurezza dei propri prodotti.
Cosa ha spinto la vostra azienda a perseguire la certificazione di Sicurezza Alimentare?
“La nostra motivazione principale è stata garantire la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti. La certificazione ci aiuta a rispettare le normative, ci offre un vantaggio competitivo e protegge la nostra reputazione. È un impegno proattivo che i nostri clienti apprezzano.”
Platamone sottolinea come il processo di certificazione abbia rappresentato una sfida, ma anche un’opportunità di crescita per l’azienda.
Come avete trovato il processo di certificazione e quali benefici ha portato all’azienda?
“Il processo è stato facilitato dalla collaborazione con AS&C, il nostro nuovo ente di certificazione. La loro comunicazione attiva e la professionalità degli auditori hanno portato esperienza e consigli validi. Per noi, la certificazione ISO 22000 non è solo un riconoscimento, ma un vero e proprio strumento di crescita e miglioramento continuo.”
La Borgovecchio guarda al futuro con ottimismo, puntando sempre più in alto.
Come pensate di mantenere e migliorare ulteriormente i vostri standard in futuro?
“Continueremo a collaborare con consulenti esterni, a effettuare audit interni e a coinvolgere il personale. La motivazione continua è fondamentale. Anche se al momento la certificazione ISO 22000 ci soddisfa, non escludiamo in futuro di fare un passo ulteriore verso la sostenibilità aziendale.”
La storia della Borgovecchio SA, raccontata attraverso le parole di Annamaria Platamone, è un esempio di come tradizione e innovazione possano coesistere nel mondo del vino. Con un occhio alla qualità e l’altro al futuro, l’impresa ticinese continua a scrivere nuovi capitoli di successo nel panorama vitivinicolo svizzero e internazionale.