Introduzione

Nel corso degli anni, la sensibilità delle aziende nei confronti dell’ambiente è migliorata anche e soprattutto grazie ad un inasprimento delle sanzioni per chi viola le normative vigenti in materia e ad una maggiore informazione sulla tutela e sostenibilità ambientale.

Sono diversi gli strumenti che le aziende possono adottare per tenere sotto controllo e mitigare i possibili impatti ambientali. Uno di questi è l’adozione di un Sistema di Gestione per l’Ambiente conforme alla ISO 14001:2015 o la certificazione EMAS.

In questo articolo, ci concentreremo su un punto specifico e, a mio avviso rilevante, della ISO 14001: la gestione delle emergenze.

Come prepararsi a ridurre gli impatti ambientali

Nel corso della mia esperienza in qualità di Lead Auditor ISO 14001:2015, ho avuto modo di appurare che le aziende sono ancora poco preparate e informate circa le tematiche ambientali.

La domanda sorge spontanea: come si possono mitigare i rischi di un potenziale danno ambientale se non si è preparati a gestirlo?

Come si può spegnere un incendio se non si sa utilizzare un estintore?
In molti casi la risposta è la seguente: “Abbiamo fatto il corso di formazione e informazione. In realtà, non si riesce ad intervenire in un evento avverso se non siamo stati addestrati a farlo!

Cosa s’intende per incidenti e danni ambientali

Quando parliamo di incidenti e/o danni ambientali intendiamoqualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell’utilità assicurata da quest’ultima.

Vediamo insieme qualche esempio di danno ambientale:

  • Incendio: le emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti in atmosfera possono compromette la qualità dell’aria e di conseguenze la vita delle forme viventi;

  • Sversamento: lo sversamento di sostanze inquinanti in falda e sul suolo può compromettere in maniera irreversibile l’utilizzo di queste fonti (es. potabilità delle acque, utilizzo per l’irrigazione delle acque, utilizzo dei terreni per le coltivazioni, danneggiamento delle coltivazioni, ecc..).

Come gestire le emergenze nell’ambito ambientale

Quali potrebbero essere le modalità di gestione delle emergenze in ambito ambientale? Vediamole insieme:

1)  Formazione e informazione: è la base di partenza per una buona gestione delle emergenze;

2)  Consapevolezza: la sola formazione e informazione non basta! È necessario migliorare il grado di consapevolezza delle risorse impiegate in modo che siano in grado di rispondere alle seguenti domande: Perché lo faccio? Come devo farlo? Quali sono le conseguenze delle mie azioni? Questo aspetto è molto sottovalutato ma, a mio avviso, è fondamentale nella gestione delle emergenze;

3)  Addestramento: nella stragrande maggioranza dei casi la formazione sulla gestione delle emergenze è generica e non eseguita nel caso specifico dell’azienda in oggetto. L’addestramento è finalizzato all’applicazione delle nozioni teoriche acquisite nella formazione e alla comprensione delle modalità migliori per la gestione delle emergenze.

Proprio quest’ultimo aspetto è l’elemento fondamentale che può decidere se un evento può essere contenuto o divenire catastrofico. L’addestramento deve essere ripetuto con cadenza periodica, in base all’indice di rischio dell’azienda (elemento di output della valutazione dei rischi) e deve essere documentato per valutarne l’efficacia e individuare, ove necessario, margini di miglioramento.

4)  Monitoraggio: il monitoraggio delle prestazioni nella gestione delle emergenze è l’elemento fondamentale per perseguire l’obiettivo del miglioramento continuo, alla base di ogni sistema di gestione.

L’applicazione di questi 4 punti, insieme ad una campagna di prevenzione, può garantire all’azienda una preparazione adeguata nella gestione delle emergenze ambientali e prevenire possibili fenomeni di inquinamento derivanti dalle proprie attività.

Conclusioni

Mi piace concludere con la frase del celebre Mikhail Sergeevich Gorbačëv premio Nobel per la pace nel 1990, recentemente scomparso, che dice:

Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi ‘non sapevano’: accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata“.