Certificazione ISO 27701 privacy aziendale - Articolo Audit News su PIMS, normativa e come certificarsi.

ISO 27701 Privacy – Certificazione Privacy aziendale

La gestione dei dati personali è ormai un tema strategico per ogni organizzazione. Non si tratta più solo di “evitare sanzioni”, ma di costruire fiducia e dimostrare responsabilità nella tutela delle informazioni. Tutto questo diventa ancora più vero, in uno scenario normativo continuamente soggetto a modiche ed aggiornamenti che oggi, si trova a dover coesistere e convergere con una regolamentazione che non coinvolge più semplicemente il GDPR ma anche Data Act, NIS2, Statuto dei Lavoratori e AI ACT.

In questo scenario, la nuova edizione della ISO/IEC 27701, pubblicata nell’ottobre 2025, segna un passaggio storico: la privacy diventa finalmente certificabile come sistema di gestione autonomo.

Molti ne sentiranno parlare per la prima volta, ma per chi lavora da anni nel campo della sicurezza delle informazioni e della compliance, la ISO 27701 non è affatto una sconosciuta.

 

ISO 27701 privacy e nuove prospettive

Introdotta per la prima volta nel 2019, rappresentava una delle estensioni più rilevanti della ISO 27001:2013, accanto agli altri standard tematici come la ISO 27017 (sicurezza nel cloud) e la ISO 27018 (protezione dei dati personali nei servizi cloud pubblici).

Questi standard consentivano di estendere e rafforzare i controlli della “storica” ISO 27001, adattandoli a contesti e requisiti specifici.

 

Oggi, però, la prospettiva cambia radicalmente: la nuova ISO/IEC 27701 diventa uno standard autonomo, che permette alle organizzazioni di certificare il proprio sistema di gestione dei dati personali (PIMS) senza la necessità di possedere una certificazione ISO 27001.

Un’evoluzione che rende la certificazione della privacy più accessibile, strategica e indipendente — segno di una maturità crescente nella gestione dei dati e della fiducia digitale.

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Il quadro normativo delle certificazioni in materia di privacy

Il tema della certificazione in ambito privacy ha radici nel Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), che già dal 2018 introduceva il concetto di “meccanismi di certificazione” come strumento per dimostrare la conformità ai principi del Regolamento.

 

L’articolo 42 del GDPR: il punto di partenza.

L’art. 42 del GDPR stabilisce che:

“Gli Stati membri, le autorità di controllo, il Comitato europeo per la protezione dei dati e la Commissione incoraggiano l’istituzione di meccanismi di certificazione della protezione dei dati.”

 

L’obiettivo è chiaro: creare schemi di certificazione volontari, trasparenti e riconosciuti, in grado di attestare che un’organizzazione tratta i dati personali in conformità al GDPR.

Tuttavia, il Regolamento non introduce un meccanismo unico europeo: lascia spazio a iniziative nazionali o settoriali, soggette all’approvazione delle autorità garanti (in Italia, il Garante per la protezione dei dati personali).

 

Le certificazioni riconosciute a livello europeo

Negli ultimi anni, l’European Data Protection Board (EDPB) ha pubblicato:

  • le Linee guida 1/2018 sui meccanismi di certificazione GDPR,
  • e i requisiti per gli organismi di certificazione (art. 43),
    definendo un quadro operativo per l’accreditamento da parte delle autorità nazionali.

 

Ad oggi, sono attivi alcuni schemi riconosciuti a livello europeo, come:

  • Europrivacy™/GDPR, sviluppato da ECCP e approvato dal Lussemburgo (CNPD),
  • schemi nazionali in via di approvazione in vari Paesi UE (es. Germania, Francia, Spagna).

Questi schemi si concentrano esclusivamente sulla conformità al GDPR, e non su un approccio sistemico alla gestione della privacy.

 

 

Lo standard ISO/IEC 27701: dal GDPR alla governance internazionale

Parallelamente, l’ISO/IEC 27701 (pubblicata nel 2019) nasce come standard internazionale di gestione della privacy, ispirato alla struttura dei sistemi ISO (Plan-Do-Check-Act).

Diversamente dagli schemi puramente regolatori, la ISO 27701:

  • definisce requisiti organizzativi, operativi e di controllo per la gestione dei dati personali;
  • si integra con gli standard ISO 27001 e 27002 sulla sicurezza delle informazioni;
  • può essere certificata da organismi accreditati (es. IAS o ACCREDIA).

Con la nuova edizione del 2025, la 27701 diventa uno standard autonomo, consentendo alle organizzazioni di ottenere una certificazione sulla gestione della privacy anche senza un ISMS (Information Security Management System) già certificato ISO 27001.

Questo la rende complementare ma distinta rispetto agli schemi di certificazione “GDPR-based”.

 

Al momento, non sono ancora note le tempistiche e le modalità di transizione ufficiali dalla versione 2019 alla nuova ISO/IEC 27701:2025.

Sarà infatti l’IAF (International Accreditation Forum), attraverso un apposito Mandatory Document (MD), a definire nel dettaglio le regole di migrazione e i periodi di validità delle certificazioni esistenti.

Quel che è certo è che stiamo assistendo, finalmente, alla nascita di un nuovo standard maturo e autonomo, destinato a ridefinire il modo in cui le organizzazioni gestiscono e certificano la privacy.

Un’evoluzione attesa da tempo, che libera la 27701 dalla sua storica posizione subordinata alla ISO 27001, rendendola finalmente uno strumento strategico di governance dei dati personali, attuabile ad una platea di aziende molto ampia e diversificata.

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