Prodotto Italiano
Cos'è la certificazione Prodotto Italiano?
La Certificazione Prodotto Italiano è pensata per le aziende della filiera alimentare per l’infanzia, interessate a certificare l’italianità dei propri prodotti.
Il superamento dell’iter di certificazione si conclude con la possibilità per l’azienda di utilizzare un “bollo di riconoscibilità” che garantisca il 100% d’italianità del prodotto.
La certificazione è applicabile a tutte le realtà aziendali che fanno parte della filiera agroalimentare, indipendentemente dalla dimensione.
Qual è lo scopo della certificazione Prodotto Italiano?
La certificazione Prodotto Italiano nasce a seguito dell’intesa MIPAAF-PLASMON, che ha lo scopo di valorizzare e promuovere una corretta alimentazione nei bambini, attraverso l’adozione di una dieta mediterranea nei primi 1000 giorni di vita del bambino.
“L’intesa prevede l’impegno di Plasmon ad aumentare, nei prossimi cinque anni, l’approvvigionamento di prodotti agroalimentari nazionali portando dalle attuali 16 mila a 25 mila tonnellate annue gli acquisiti di materie prime 100% italiane in comparti come carne, frutta, verdura, cereali, latte, pesce, olio…”
Audit Service & Certification ha redatto un Disciplinare Tecnico, certificabile, dedicato agli alimenti per l’infanzia e rivolto a verificare il 100% d’italianità della filiera.
La certificazione Prodotto Italiano è obbligatoria?
L’adozione della Certificazione Prodotto Italiano è su base volontaria.
Quali sono i vantaggi di ottenere la certificazione Prodotto Italiano?
- Il “bollo di riconoscibilità” è elemento distintivo sul mercato nazionale ed estero.
- E’ un segnale chiaro per i propri clienti. Infatti, il marchio Prodotto Italiano garantisce che il prodotto è frutto di una filiera al 100% italiana. Tale garanzia non è rintracciabile nel concetto “Made in Italy”, in quanto attribuibile a tutti i prodotti realizzati in territorio italiano, ma derivanti anche da materie prime e sinergie internazionali.
Cosa prevede il disciplinare Prodotto Italiano?
Il disciplinare segue le linee guida del protocollo Mipaaf.